l'inizio
Villa Pliniana è stata costruita nel 1573 attorno ad una fonte da cui ha preso il nome, la Fonte Pliniana. Il nome “Pliniana” è ispirato ai famosi naturalisti nativi di Como, Plinio il vecchio e Plinio il Giovane, il quale per primo descrisse la fonte e la sua peculiare intermittenza nel primo secolo d.C. Nel corso del tempo, altri scienziati, tra cui Leonardo Da Vinci e Benedetto Giovio, hanno anche studiato la fonte. La costruzione della Villa è stata voluta per volontà del conte Giovanni Anguissola, governatore di Como, che ha deciso di trasformare la fonte ed il terreno circostante in un luogo incantevole. La villa ha attraversato nei secoli periodi alternati di grande splendore e di abbandono. I Visconti, i Canarisi ei Belgiojoso sono tra le famiglie che hanno contribuito maggiormente allo splendore della Villa. Molti ospiti illustri nel corso degli anni hanno visitato la Pliniana: tra questi il poeta Percy Shelley, che ha lasciato una splendida descrizione della villa, Gioacchino Rossini il quale compose compose Tancredi nella villa stessa, Napoleone che “si dice” abbia giocato sul biliardo ancora esistente, Antonio Fogazzaro che adottò la villa come ambientazione del suo romanzo Malombra, poi trasformato da Mario Soldati nell’omonimo film nel 1942 ambientato proprio nella villa stessa. Sono diversi gli scrittori famosi che hanno visitato la Villa, tra cui Byron, Foscolo, Berchet, Stendhal e musicisti del calibro di Liszt e Bellini, scienziati come Volta, Spallanzani e Ghezzi e monarchi Giuseppe II d’Austria e Margherita di Savoia. Dopo un lungo e meticoloso lavoro di restauro, oggi la villa è stata riportata all’antico splendore.